lunedì 23 marzo 2009

Oversonic: live improvvisato ke scuote il "Bar da Thomas"

Ci sono volte in cui i segni che il Destino lancia sono inequivocabili.

Nella musica, ad esempio, ci sono momenti in cui l'atmosfera ti fa capire che un determinato artista ha "quella cosa".

Chiamatela "X-Factor", chiamatela "scintilla" oppure "Sacro Fuoco del Rock", ma è "quella cosa" che fa la differenza.

Bene, sabato sera al Bar da Thomas, gli Oversonic hanno dimostrato di avercela, "quella cosa".

Convocati all'ultimo minuto per rimpiazzare gli amici Barracha Valley Club Band, i ragazzi caricano gli strumenti sulle Overmobiles, si fiondano al locale, piantano la strumentazione e si preparano per il live.

Nonostante le poche prove, l'influenza che ha debilitato la fatata ugola di Lene e la formazione ancora attraversata da qualche "scossone", i ragazzi danno il massimo, come e più del solito.

Risultato?!?

Il Bar da Thomas si riempie, tutti saltano e ballano, fino a che il pubblico invade lo stage e si fonde in un unicum con la band.

Il Bianco pesta che è un piacere, corroborato dal pirata metronomo Stefano (alla sua penultima uscita con la band...ci mancherai, man!!!). Jeb mette alla prova il suo neoacquistato "pedalino magico", Alex emerge dal suo regno di Silverland e con i suoi assoli sparge polvere di stelle sulla folla. E Lene, nonostante l'ugola infiammata, ci dà dentro, in tutta la sua bravura, splendidamente in sintonia con la sua prorompente bellezza.

La "White Court" (il seguito del Bianco), carburata a base di birra, saltella in ogni dove, il tenebroso Nicola dei G19/Barracha dirige la cagnara con il manager Nofe e la PR Irene, tirando fuori anche il lato più selvaggio della Anto, la solitamente pacata tecnico del suono.

In questo "sabba" gioiso e casinaro, ecco la certezza di cui prima: gli Oversonic hanno "quella cosa".

E appena sarà sostituito Stefano ed inizierà la pre-produzione dell'album di inediti della band, se ne accorgeranno in tanti...

Noi già lo sappiamo!

CHEERS

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